COUNSELING BENESSERE PERSONALE E RELAZIONALE
È una relazione di aiuto che comprende l’incontro umano, l’ascolto attivo e l’empatia. Il fine è consentire una maggiore consapevolezza della propria situazione e attivare le risorse necessarie a migliorare la qualità della vita.

Counseling Audiologico
i sordi adulti acquisiti e i genitori di bambini nati sordi.
In questo contesto il Counseling è visto come un’attività funzionale alla gestione di un problema, capace di promuovere lo sviluppo e la crescita della persona grazie al potenziamento delle sue risorse.
C’è un intervallo di tempo tra consultazione del medico, diagnosi e presa di coscienza in cui c’è uno spazio importantissimo ai fini della riabilitazione uditiva. Qui il counseling può avere il suo momento come prezioso anello di una collana di operatori in sinergia tra loro.
Comprendere le reazioni emotive è fondamentale per orientare il cliente verso soluzioni concrete per la gestione della sordità. Questo tipo di counseling abbraccia due sfere:
- Logica: poiché fornisce informazioni soddisfando un’esigenza tecnica-informativa (dà risposte o possibili soluzioni alle domande dei clienti)
- Affettiva: perché esplora gli aspetti emotivi dando un supporto empatico – affettivo. Considera e tiene presente il particolare stato emotivo del cliente senza assumere un ruolo direttivo in cui il counselor prescrive soluzioni ma mira ad attivare le risorse del cliente.
COUNSELING BENESSERE PERSONALE E RELAZIONALE
È una relazione di aiuto che comprende l’incontro umano, l’ascolto attivo e l’empatia. Il fine è consentire una maggiore consapevolezza della propria situazione e attivare le risorse necessarie a migliorare la qualità della vita.
Counseling Audiologico
i sordi adulti acquisiti e i genitori di bambini nati sordi.
In questo contesto il Counseling è visto come un’attività funzionale alla gestione di un problema, capace di promuovere lo sviluppo e la crescita della persona grazie al potenziamento delle sue risorse.
C’è un intervallo di tempo tra consultazione del medico, diagnosi e presa di coscienza in cui c’è uno spazio importantissimo ai fini della riabilitazione uditiva. Qui il counseling può avere il suo momento come prezioso anello di una collana di operatori in sinergia tra loro.
Comprendere le reazioni emotive è fondamentale per orientare il cliente verso soluzioni concrete per la gestione della sordità. Questo tipo di counseling abbraccia due sfere:
- Logica: poiché fornisce informazioni soddisfando un’esigenza tecnica-informativa (dà risposte o possibili soluzioni alle domande dei clienti)
- Affettiva: perché esplora gli aspetti emotivi dando un supporto empatico – affettivo. Considera e tiene presente il particolare stato emotivo del cliente senza assumere un ruolo direttivo in cui il counselor prescrive soluzioni ma mira ad attivare le risorse del cliente.
Obiettivi
del counseling audiologico

orientamento all’iter terapeutico

aiuto per affrontare in modo attivo problemi e difficoltà

sostegno nelle scelte in situazioni percepite complesse

accettazione delle fasi emotive
Difficoltà e incertezza
Bisogno di chiarificare alcuni aspetti di Sè
Agitazione per una novità che cambierà la propria vita
Decisioni da prendere
Gestione del dolore
La figura del counselor, con il suo ruolo di orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità dell’altro, stimola le capacità di scelta e con esse la possibilità di cambiamento e di apportare degli aggiustamenti funzionali al proprio percorso. Lavora sul presente, sul qui e ora e su prospettive future.
Arricchendo l’assistenza medica attraverso l’intelligenza emotiva.
La persona ha bisogno di sentirsi emotivamente compresa e informata dal punto di vista tecnico.
La sordità è un ostacolo invisibile. Il Counseling Audiologico lavora su due sfere: quella logica, in quanto soddisfa un’esigenza tecnica e informativa e quella affettiva, poiché dà un supporto emotivo mediante l’empatia.
Dipende dal contesto storico clinico e dal tipo di organizzazione in cui il sordo si trova.
Avere una sordità non significa essere sordo; il counselor è funzionale proprio a questo concetto, affinché il paziente non s’identifichi col sordo e la sensazione d’isolamento tipica di questo handicap ma viva la sordità come una difficoltà oggi gestibile e curabile.
Non è un sottoprodotto della psicologia o psicoterapia ma con queste ben s’integra attraverso un lavoro d’equipe che coinvolge diverse figure quali psicologi, psicoterapeuti e nello specifico medici, audiologi, audioprotesisti e logopedisti.
Questa figura è il risultato della mia formazione in Counseling Umanistico Esistenziale e dell’esperienza di sordità che la vita mi ha chiamato a sperimentare personalmente, realizzando che, l’udito è quel prezioso senso multifunzionale che trasforma le onde sonore in sensazioni.
Ho voluto concretizzare il bisogno di dare un nome a ciò che ha attraversato la mia strada, di riflettere sul mio percorso per poter condividerlo e metterlo al servizio di altri, affinché possa divenire un confronto, un sostegno, per chi come me, vuol vivere e far vivere la vita in modo inclusivo.
Faq
domande frequenti
Faq
domande frequenti
Difficoltà e incertezza
Bisogno di chiarificare alcuni aspetti di Sè
Agitazione per una novità che cambierà la propria vita
Decisioni da prendere
Gestione del dolore
La figura del counselor, con il suo ruolo di orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità dell’altro, stimola le capacità di scelta e con esse la possibilità di cambiamento e di apportare degli aggiustamenti funzionali al proprio percorso. Lavora sul presente, sul qui e ora e su prospettive future.
Arricchendo l’assistenza medica attraverso l’intelligenza emotiva.
La persona ha bisogno di sentirsi emotivamente compresa e informata dal punto di vista tecnico.
La sordità è un ostacolo invisibile. Il Counseling Audiologico lavora su due sfere: quella logica, in quanto soddisfa un’esigenza tecnica e informativa e quella affettiva, poiché dà un supporto emotivo mediante l’empatia.
Dipende dal contesto storico clinico e dal tipo di organizzazione in cui il sordo si trova.
Avere una sordità non significa essere sordo; il counselor è funzionale proprio a questo concetto, affinché il paziente non s’identifichi col sordo e la sensazione d’isolamento tipica di questo handicap ma viva la sordità come una difficoltà oggi gestibile e curabile.
Non è un sottoprodotto della psicologia o psicoterapia ma con queste ben s’integra attraverso un lavoro d’equipe che coinvolge diverse figure quali psicologi, psicoterapeuti e nello specifico medici, audiologi, audioprotesisti e logopedisti.
Questa figura è il risultato della mia formazione in Counseling Umanistico Esistenziale e dell’esperienza di sordità che la vita mi ha chiamato a sperimentare personalmente, realizzando che, l’udito è quel prezioso senso multifunzionale che trasforma le onde sonore in sensazioni.
Ho voluto concretizzare il bisogno di dare un nome a ciò che ha attraversato la mia strada, di riflettere sul mio percorso per poter condividerlo e metterlo al servizio di altri, affinché possa divenire un confronto, un sostegno, per chi come me, vuol vivere e far vivere la vita in modo inclusivo.